Lo Spazio Rituale
Lo Spazio Rituale è lo Spazio del Cuore.
E’ il sentire e l’0sservare.
E’ il Campo, e l’Intento ne determina la Qualità.
Ogni Rituale richiede, in praticamente tutte le tradizioni, uno Spazio Sacro e protettivo, solitamente rappresentato come un Cerchio.
Un Cerchio Magico che, in realtà, rappresenta la sezione di una Sfera.
Questo spazio simbolico, esterno, rimanda al vero Spazio Magico, protettivo e trasformativo che è lo Spazio dell’Osservazione.
l’Osservazione, intesa come Consapevolezza senza giudizio al momento presente, è lo Spazio Rituale.
La Possibilità dell’Unità.
Questo fa capire, tra l’altro, quanto Teatro e Rito siano legati, visto che il teatro, nella sua essenza, non è che lo Spazio di Osservazione di un’Azione: Teatro, da Theatron (luogo destinato agli spettacoli), da Thea (il guardare, vista).
La Consapevolezza al momento presente permette di rendere la vita intera uno Spazio Rituale e quindi la Consapevolezza è ciò che rende magica la Vita.
E’ Visione Unitaria.
Anzi, ciò che permette la Visione della Magia della Vita.
La Magia è ovunque.
Tutto sta nell’esserne coscienti o meno.
Questa è l’unica differenza fra un Mago ed un essere comune.
Dal Diario di uno Stregone Errante…