IL CORAGGIO DI GUARDARE
Siamo disposti a tutto, pur di non guardare.
Davanti a ciò che accade, fuori o dentro di noi, siamo disposti a fare di tutto.
Disposti a distrarci, o a pensare ad altro, più spesso a fare qualcos’altro.
Ma non finisce qui.
C’è qualcosa di più subdolo e invisibile che facciamo pur di non guardare:
siamo disposti ad interpretare, descrivere, utilizzare le nostre conoscenze o, più spesso, quelle di altri, lette o sentite, pur di non guardare cio che è lì davanti a noi.
Eppure tutto ciò che c’è da sapere di qualcosa è nella cosa stessa.
Il perché di una sensazione è nella sensazione.
La soluzione è nel problema.
La luce è nell’oscurità, esattamente come nel nero la luce è tutta presente, ma “dall’altra parte”, cioè “dentro”.
In questo modo pensiamo di avere un controllo che non abbiamo.
Un controllo che otterremmo proprio smettendo di controllare ed iniziando a guardare.
Questo perché c’è ancora un segreto da svelare, se abbiamo il coraggio di guardare:
che il perché di una sensazione siamo noi, così come siamo noi la soluzione del problema.
E soprattutto siamo noi la Luce che possiamo vedere nell’oscurià.
La bellezza è negli occhi di chi guarda, si dice.
Lo stesso vale per la Luce, la Pace e il Potere.
Non c’è niente là fuori che possiamo temere, se non tutto ciò che non abbiamo il coraggio di guardare.
Il nostro sguardo, quello vero, terso come uno specchio pulito e puro come un cristallo, vede e può.
Per tutto il resto…c’è master card!!