IL “CAMPO” CHE CURA
E’ qualcosa di interamente esperienziale.
Difficile da spiegare tanto quanto potenzialmente sperimentabile in modo naturale.
Anzi, più ci si riavvicina ad una vera naturalezza nell’osservare, nel sentire e nell’agire (cosa che richiede un insegnamento e la messa in atto di questo), più è facile coglierlo da soli senza spiegazioni.
Si può cogliere in noi stessi (e attorno a noi), portando in silenzio la mente, entrando in un placato sentire e lasciando fluire la percezione, staccando l’attenzione dagli oggetti che ci circondano e spostandola più sugli spazi che li separano, fino al suo manifestarsi spontaneo.
Può essere definito Calma, Armonia, Benessere.
Richiede molta Fiducia.
E’ più facile, a volte, sentirlo nel suo svelarsi quando siamo in sintonia con un’altra persona, parlando con lei, danzando, muovendoci in modo sincronizzato.
Allora si scopre che è uno Spazio, uno Spazio chiamato Desiderio o, se si vuole usare un termine più antico, Eros. Ma questo spazio non è vuoto.
E’ un “Campo”.
E più lasciamo che sia questo campo a muoverci più ne cogliamo la Potenza.
Un Campo Informato.
Quando si crea, le informazioni iniziano a girare e meno mente c’è, più informazioni arrivano.
In questo Spazio avviene.
Avviene qualcosa di magico.
Ci armonizza, ci calma.
E se a volta capita che emergano stati disarmonici allora basta avere ancora fiducia e metterli in contatto con questo campo.
Perché questo Spazio, questo Campo, è un Campo armonico e quindi non può che armonizzare ciò che tocca.
E se siamo in una condizione per cui possiamo aiutare un altro, allora questo Campo agisce per noi, più di noi, più delle nostre tecniche terapeutiche.
Perché questo Campo è un Campo che cura.
In questo Spazio c’è la Terapia.
Qui accade l’Essenziale.
E, si sa, “l’Essenziale è invisibile agli occhi”.
Dal Diario di uno Stregone Errante