Grandi, piccoli e immensi…
Ieri sono stato, con mia moglie, a trovare nostra figlia Sophia di 6 anni a Scuola, grazie ad un’iniziativa che ha permesso a noi genitori di partecipare, per una volta, ai lavori che i i bambini svolgono quotidianamente.
Si tratta di una scuola montessoriana, e siamo ad oggi soddisfattissimi della scelta fatta di mandarla lì piuttosto che ad un scuola “ordinaria”.
Naturalmente il “metodo”, da solo, non è garanzia di nulla perché deve essere vivificato e reso operativamente efficace da chi è responsabile della trasmissione dello stesso e cioè i Maestri.
Questo non toglie che un buon metodo (ottimo direi per quanto riguarda quello creato dalla splendida persona che è stata Maria Montessori) pone delle premesse migliori rispetto ad un metodo sbagliato nei presupposti di partenza.
Beh, tornando alla nostra esperienza mattutina, nostra figlia, con una sua compagna, stava lavorando con impegno su temi, letteralmente, astronomici.
Stava cioè disegnando e colorando i Pianeti del nostro Sistema Solare e scrivendo (in stampatello e in corsivo) i nomi corrispondenti.
Nel guardare la foto che stavano
usando come modello (che trovi allegata a questo post) mi è saltato subito in mente un’immagine “paradossale” che mi ha condotto ad una riflessione:
Da un lato ho visualizzato l’immensità dell’Universo e, di conseguenza quanto piccoli siamo nei suoi confronti e, se possibile, mi apparivano ancor più piccole queste due bimbe e ancor di più i loro minuti strumenti (matite, colori etc…).
Dall’altro le guardavo lavorare ed imparare, all’interno di un contesto scolastico, in un aula piena di strumenti, materiali, immagini e scritte appese.
E questi “accessori” riguardano scienza come la Matematica, materie come l’Italiano e la Geografia…
…ed ecco l’immagine paradossale:
Tanto piccoli quei bambini (e noi), minuscoli puntini in un Pianeta fra tanti Pianeti e Stelle…
…eppure in grado, potenzialmente, di espandere la mente per “toccare” quei Pianeti ma, anche e perfino, per sfiorare (se non addirittura, in futuro, realizzare) quei Principi che ne regolano il movimento, la vita e la morte.
Non è incredibile?
Non è bellissimo, terrificante e commovente allo stesso tempo?
Beh, per me lo è.
Per me lo è stato cogliere questo, in quella piccola Aula con tutte quelle grandi (se non grandissime) porte d’accesso a mondi ed universi.
E in mezzo a quei p
iccoli esseri che, pur non facendo ancora questa riflessione di un adulto, volenti o nolenti, hanno fin da appena nati a che fare con quel gran Mistero che è la Vita, l’Universo e la Mente e l’Anima umane, con tutti i loro dubbi, speranza, gioie, illusioni e realizzazioni.