RICERCA INTERIORE COME PROCESSO ALCHEMICO
L’oro non si trova sopra o sotto la terra, o in qualche luogo particolare o speciale.
L’oro è NELLA materia. Più precisamente nel CUORE della materia.
Il significato delle cose, il significato degli enti esistenti in natura non è nella nostra mente ordinaria, né nelle conoscenze acquisite o nei ragionamenti intellettuali.
Il significato delle cose si trova NEGLI enti. La Sapienza di una cosa è NELLA cosa.
Ecco perché la ricerca interiore è un processo alchemico.
Essa riguarda sicuramente l’elevazione del proprio grado coscienziale, ma questa elevazione è penetrazione di ciò che definiamo “basso” perché questo si trasformi.
O meglio, perché l’aspetto interiore diventi manifesto.
Pochi si rendono conto di quanto sia importante il lavoro corporeo (e comunque pratico) per raggiungere la Sapienza, quella Sophia tanto amata dai filosofi (quelli veri).
Prima di tutto occorre un lavoro su di sé che permetta di penetrare all’interno di noi stessi, partendo dal corpo per andare sempre più a fondo fino a svelare (manifestare) l’essenza di ciò che siamo.
“Uomo conosci te stesso”
A questo punto il segreto è svelato.
Ora possiamo “guardare” alle cose del mondo con la Visone Interiore che permette di penetrare la Realtà e, finalmente, vedere la Verità celata in essa.
La ricerca interiore è un processo alchemico che, sintetizzato al massimo, consiste nel penetrare la realtà con il fuoco della concentrazione, fino a quando, ad una certa temperatura, la fusione e lo scioglimento aprono la via alla manifestazione del significato.
La Volontà scalda il ghiaccio dove Sophia è intrappolata finché, nell’Amore, Essa si manifesta.
E i due diventano Uno.