06/10/16 By Andrea

Il Cuore della Comunicazione

La comunicazione
è un’Arte.

E come ogni arte ha i suoi segreti.

Ma qual’è il “segreto” della comunicazione?

Immaginate due cerchi concentrici con un punto al centro.

Il secondo cerchio (quello più esterno) rappresenta la comunicazione ordinaria, il parlare quotidiano e meccanico, il dire ciò che si dice così, senza pensarci (e spesso senza neanche ricordarsi di cosa si è detto).

Il primo cerchio, il più interno, rappresenta quella che oggi si definisce “comunicazione efficace”, quella insegnata in gran parte dei corsi omonimi, rivolti a chiunque abbia a che fare con “gli altri” specie se per motivi professionali.

La conoscenza di questo primo cerchio implica la padronanza della comunicazione non-verbale, quella cioè più celata, riguardante posture, gesti, toni di voce, e che permette la consapevolezza e la gestione degli stati emotivi propri e dell’altro.

In realtà non è semplice acquisire dimestichezza con questi aspetti, e spesso si finisce per apprendere solo delle tecniche che, in quanto tali, si situano per così dire a metà, fra il primo e il secondo cerchio. Ma anche diventando esperti di comunicazione efficace, si rimane “fuori” dal centro, il Cuore, il Segreto.

Floor ceramic tiles in concentric circles formation

Si rimane ancora in un campo che sta a metà fra il tentare di convincere o manipolare l’altro e “vendere” se stessi, per paura di non essere capiti, giudicati non degni di ascolto e fiducia.

Si rimane legati a tecniche, strategie, obiettivi, e si perde la “sostanza”.

Questo perché manca l’essenziale.

Comunicare davvero significa stabilire un contatto vero, vivo con l’altro.

Significa trasformare e trasformarsi.

Significa “non essere più gli stessi” dopo.

Ma per far questo, occorre innanzitutto….esserci.

Essere connessi.

Essere.

Pochi, pochissimi forse, intuiscono che esiste un “Centro” e osano tentare l’accesso al “Cuore” della comunicazione.

Se non ci siamo noi non c’è neanche l’altro.

E, soprattutto, all’altro arrivano solo, nel migliore dei casi, le nostre strategie, i nostri obiettivi.

Nel peggiore i nostri problemi di comunicazione.

Questo perché possiamo trasmettere (comunicare) solo ciò che siamo, niente di più e niente di meno!

Un esempio chiaro è quello di un grande musicista che suona dal vivo.

Lui è li, sopra un palco.

E, se suona “col Cuore”, pur rimanendo lì, pur non cercando assolutamente di convincere nessuno, né tantomeno usando strategie efficaci, arriva, tocca, commuove, può perfino trasformare qualcuno.

E, come effetto collaterale, magari, vende milioni di dischi!!

Scoprire il centro di noi stessi, essere al centro di noi stessi, significa essere al centro di ogni cosa.

Ecco perché per diventare dei comunicatori efficaci, occorre un percorso formativo che parta da un lavoro su di sé, che miri al cuore di se stessi e delle cose che ci circondano.

Così si crea uno “Spazio”, un varco che mette (stavolta davvero) in comunicazione il nostro interiore con quello dell’altro (o degli altri).

A quel punto non conta se ciò che esce sono parole dette o scritte, musica, gesti, sguardi, odori.

Quel che accade è qualcosa di magico.

E’ il contatto “da Cuore a Cuore” caro alla tradizione Zen.

A quel punto comunicare è, innanzitutto, essere.

Ed essere……è comunicare!

PS: Qual’è la tua esperienza a riguardo? Hai delle domande per approfondire? Scrivilo in un commento.