Crisi, amministrative, dubbi, scoraggiamento. Eppure i numero ci sono…
Ho la prova che, potenzialmente, abbiamo i numeri per cambiare le cose.
Ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie un centinaio di persone commuoversi di fronte a temi profondi, sensibilizzarsi nell’ascoltare riflessioni su l’Anima, su Dio, sul rapporto con gli altri e sulle emozioni.
Discorsi scritti e recitati da ragazzini di 12-13 anni!
Ragazzini che hanno mosso gli spiriti di 100 persone!
Certo, alcune di queste persone potrebbero essere, di solito, naturalmente, sensibili e profonde, ma non tutte.
La maggior parte fa parte di quelle persone che, così a volte sembra (o ci voglion far credere), siano disinteressate alle domande più importanti per un essere umano, alla conoscenza e alla voglia di esprimere emozioni e far risuonare le corde del Cuore.
In realtà non ci sono scuse. Per nessuno.
Molta, molta gente, forse tutta la gente o quasi, ha un Cuore. Magari assopito, a volte persino atrofizzato, o in fin di vita.
Ma comunque sempre pronto a risuonare se qualcuno fa vibrare le note giuste.
Anzi, forse proprio nel mondo di oggi, così incredibilmente saturo di superficialità, nefandezze, emozioni sporche e pensieri gretti o morbosamente moralistici, la percezione di qualcosa di pulito e rarefatto diventa più semplice, per contrasto.
E in una società sempre più disumana, l’essere umano, per istinto, non può che raddrizzare le orecchie e sintonizzare il Cuore quando sente odore di umanità.
Uno spettacolo teatrale che ho avuto l’onore di creare e guidare, fatto da ragazzini delle medie, ha toccato e risvegliato il Cuore dormiente di un centinaio di persone. Certo, solo per poco più di un’ora.
Ma ora so, sappiamo, che abbiamo i numeri!
100 persone bastano.
Possono cambiare una città. Anzi, secondo me 100 persone potrebbero cambiare una nazione intera.
Pensate cosa farebbero MIGLIAIA di persone.
E questo pensiero, può essere trasformato in una preghiera…